Lungo la strada che porta al santuario di Valmala, si trova questo ristorante condotto da una giovane brigata, sia in cucina che in sala. I prodotti offerti sono per la maggior parte autoprodotti, attraverso un allevamento sostenibile e con un occhio particolare alla qualità: dai formaggi alla carne, qui tutto riporta alle origini di questi borghi dove il tempo sembra essersi fermato. In un casolare d’epoca finemente restaurato, una sala arredata con cura, il caldo del legno ed il camino acceso accolgono gli ospiti nelle sere d’inverno. Menù del territorio, con qualche digressione interessante fuori zona. Carta dei vini molto ampia, ed un conto decisamente in linea con la proposta.