Sulla terrazza si può godere del tramonto mentre si viene rinfrescati dal vento che scende dai Monti Lattari, per poi tuffarsi nella storia con l’accoglienza all’interno dell’antica torre saracena, dove godere del raffinato benvenuto; a tavola si trovano una monumentale proposta di 12 portate, denominata identità e territorio, e altre due affidate invece alla libera mano dello chef: una terna che sublima e rappresenta la dimensione mediterranea e internazionale della cucina di Gennaro Esposito. Due i must da non perdere: il grande classico della pasta mista con crostacei e pesci di scoglio su crema di spollichini che nasconde un cuore di totani, con il riuscitissimo contrasto tra la dolce delicatezza del legume e l’umami dei molluschi; e il coloratissimo risotto al basilico con pesce bandiera e succo di prugne, da mangiare prima con gli occhi e poi coinvolgere naso e palato. Superlativa la proposta in pairing del sommelier Gianni Piezzo, che diverte la clientela con la scelta di abbinamenti tanto arditi quanto indovinati.