In una villa dall’austera bellezza architettonica, con interni dal design minimal accoglienti e rilassanti, un susseguirsi di sale storiche, arredate con elementi di design contemporaneo d’autore, introducono alla cucina, una serra d’inverno tutta in vetro annessa alla villa, dove un imponente chef’s table abbraccia gli elementi tecnici fuochi e brace, consentendo ad un numero limitato di ospiti di poter godere dell’armonico e silenzioso lavoro della giovanissima brigata che si muove con atti certi e sicuri sotto l’occhio vigile dello chef. Nel salotto lo chef Norbert Niederkofler intrattiene con garbo e simpatia gli ospiti. Un unico menù degustazione di dodici portate al quale, a scelta, si possono aggiungere tre grandi classici dello chef; una rincorsa di consistenze e sapori che non stancano né la mente né il palato anzi una dopo l’altra incuriosiscono per poi sorprendere nella loro unicità. Un risotto cotto con il brodo aromatizzato alla trigonella che rilascia appena un sapore di cereali è mantecato dal formaggio di capra che gli conferisce un sapore deciso e sapido che ben contrasta con il fresco pesto di ortiche. Sorprende anche un piatto più ricco e complesso come il maialino cotto alla brace e accompagnato dai Cevapcici, piatto tipico dell’est Europa, creato con le parti di scarto del maiale nappato con laccatura di carote e erbette della montagna fritte.