Libero Lillo, il titolare, è un protagonista della viticoltura campana, e del Sannio in particolare, anche per l’investimento culturale fatto sulla Falanghina. Ma passione e conoscenza non si esauriscono in un’unica produzione. L’Aglianico del Taburno Rosato, uno dei rari esempi di DOCG per la tipologia rosato, si fa apprezzare con facilità grazie a un tocco di marasca e una leggera speziatura per un sorso di buona struttura. Se Libero non ci riserva nuove sorprese, il consumo ideale è entro i due anni dalla vendemmia per piatti a base di salumi, carpacci o sautè di frutti di mare.