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48° award 2020

nella categoria Ristoranti fino a 120€

Zia Restaurant


Un’insegna che sta facendo molto parlare, a ragion veduta, gli appassionati gourmet della Capitale. Un luogo intimo, che gioca su colori rilassanti, luci soffuse e un restauro che mantiene lo splendido soffitto a volte e mattoncini, simbolo di un’antica Trastevere. Antonio Ziantoni guida la cucina, forte delle basi francesi, acquisite nella sua esperienza con George Blanc, e dell’esperienza con Anthony Genovese. In sala la compagna Ida Proietti è la perfetta padrona di casa, mentre il servizio del vino, con una carta che alterna nomi noti a chicche piacevolissime, è affidato al competente Marco Pagliaroli.
I benvenuti giocano su sapori freschi e vegetali. La mozzarella è una sfera di latte di capra con centro liquido, il lattughino coltivato in regime idroponico dall’azienda The Circle è condito con pistacchio di Bronte e vinagrette. Si torna bambini assaggiando il lime filato con polvere di rapa rossa, terroso e acido. Tra gli antipasti, conquista la cottura perfetta dell’animella, croccante all’esterno e fondente al morso, mentre l’insalata di maiale propone il riuscito contrasto tra l’affumicato della cottura al barbecue e l’umami del brodo che l’accompagna. Di cinque primi piatti proposti, quattro sono a base di paste ripiene: ottimi i panzerotti con ripieno di galletto, piastrati in padella per ricordare la consistenza croccante del classico panzerotto fritto. I plin al bleu francese con gel di chiodi di garofano e cipolla colpiscono per la loro eleganza: la pasta sottile e il ripieno quasi liquido ne fanno un piatto di grande tecnica. I secondi traggono le loro basi da una solida tradizione francese. L’agnello panato nel panko con senape in salsa, grani e foglie e il piccione in civet hanno fondi saporiti e complessi, eseguiti in maniera impeccabile. Ancora tradizione francese, molto ben interpretata, nel dolce del pasty chef Christian Marasca. Il tourbillon con frolla alle mandorle, caramello salato e suprema alla vaniglia è di una bontà immediata, gioca su note dolci, senza essere stucchevole. Una cucina, quella di Zia Restaurant, che nella sua solidità tecnica, fatta di paste ripiene realizzate alla perfezione, attenzione alle cotture e ai fondi, lascia ampi margini al divertimento. Non servono voli pindarici, basta la mano di Ziantoni a portare avanti con competenza abbinamenti di sapori e consistenze che sanno stupire. Un indirizzo dall’ottimo rapporto qualità prezzo sia nei menu degustazione (55 e 75 €), sia nel percorso à la carte.




This is a place that everyone is talking about, including the gourmet food enthusiasts of the capital, and with good reason. It is an intimate place which has relaxing colors, soft lighting and a remodel which kept the splendid ceiling and the little bricks which are the iconic symbol of antique Trastevere. Antonio Ziantoni leads the kitchen. He comes with experience in France, acquired under George Blanc and also with experience under Anthony Genovese. In the dining area his partner Ida Proietti is the perfect host, while the wine service is entrusted to the competent Marco Pagliaroli with a wine list that includes famous labels and wonderful niche wines. The welcome plays with fresh produce flavors. The mozzarella is a sphere of goat cheese with a liquid center. The baby lettuce is cultivated with hydroponics and comes from The Circle. It is seasoned with Bronte pistachios and a vinaigrette. Tasting the spun lime with red, earthy and acidic red turnip powder, you will feel like a child. Among the antipasti, we were impressed by the perfect cooking of the sweetbreads. They were crunchy on the exterior and soft to bite into. The pork salad presented a lovely contrast between the smokiness of the cooking on the barbecue and the umami of the broth which accompanies it. Among the five proposed pasta dishes, four are stuffed pastas. The panzerotti stuffed with chicken and then pan-seared are reminiscent of the classic crunchy consistency of the fried panzerotto, and they are excellent. The French Il plin al blue with clove and onion gel impresses for its elegance: the thin pasta and the nearly liquid stuffing make it a dish of expert technique. The second courses have a solid French base. The lamb breaded in Panko with a mustard sauce, grains and leaves and the guineafowl in civet have complex and tasty flavor bases, and are impeccably made. Again in the French tradition, and very well-interpreted, are the desserts by pastry chef Christian Marasca. The almond tourbillon with pastry, salted caramel and vanilla supreme is an instant hit. It plays with sweet notes without being overly sweet. Zia Restaurant’s cooking has a solid technique, made of pastas stuffed to perfection, attention to cooking times and to bases, while leaving room for fun. They do not serve fanciful dishes; Ziantoni’s competent touch is enough to bring forth flavor pairings and textures that amaze. It has an excellent price/quality ratio both in the tasting menu (€55 and €75), and when ordering à la carte.
chef
chef:
Antonio Ziantoni
localizzatore
Via Goffredo Mameli, 45, 00153 Roma, RM, Italia
Mezzi
*raggiungibile con mezzi pubblici
Orologio
apertura:
da lun. a mer. a cena: da gio. a sab. pranzo e cena

giorno di chiusura:
Domenica
Orologio
ferie:
In agosto
Telefono
telefono:
06 2348 8093
birra
da provare assolutamente:
I panzerotti con ripieno di galletto
Risorsa 16
Menu:
link
Risorsa 16
Menu degustazione:
riservato
prenotare:
clicca qui
serv_aggiuntivi
struttura adatta a persone con difficoltà motorie
aria climatizzata
wifi gratuito

animali ammessi solo di piccola taglia

banconota
pagamenti accettati:
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