A volte per descrivere un ristorante non bastano fiumi di parole. Invece nel caso del St. Hubertus possiamo riassumere tutto in tre parole: Cook the mountain. San Cassiano, grazie al ristorante da Norbert Niederkofler, è diventato meta di appassionati da tutto mondo. Il concetto dello chef Niederkofler è tanto semplice, nel pensiero, quanto affascinante e difficile nella realizzazione. Infatti, in questo ristorante il vero protagonista è la montagna. Pesce d’acqua dolce dei fiumi e degli specchi d’acqua locali, così come la carne, le verdure e tutto quello che c’è da mangiare. Spazio al “foraging” ovvero la pratica di raccogliere, senza danneggiare la natura, alle fermentazioni ed a tutti i metodi di conservazioni tradizionali da queste parti. Il pranzo parte con un gioco, molto divertente. Pane e Pomodoro? Viene servita una bruschetta con del pomodoro, che in realtà pomodoro non è, ma della prugna fermentata che del pomodoro ne ricorda le sensazioni. Un gioco non fine a sé stesso, solo per stupire, ma per ribadire la filosofia di cucina e la cura e l’attenzione che bisogna dare ai cibi, senza essere frettolosi e superficiali. Stesso discorso per la trota alla mugnaia, molto buona, che richiama in tutto e per tutto la più classica sogliola alla mugnaia, ma oltre ad avere la trota, ha la susina fermentata come acidificante, al posto del limone. Orzotto ed erbe di montagna, e raviolo e buon Enrico (molto simile agli spinaci, selvatici però) tra i primi piatti. La lingua di vitello con i mirtilli e l’alzavola selvatica chiudono un pranzo che ricorderete a lungo, per intensità gustativa e per la filosofia integrale e integralista, oltre ad una grande tecnica. La carta dei vini ha dei ricarichi importanti, ma affidatevi senza esitazioni a Lukas Gerges, sommelier molto preparato ed attento. Due i menù presenti in carta: “I grandi classici” e “ Cook the mountain”, purtroppo non è possibile scegliere à la carte.
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