Siamo nel cuore di Milano, a due passi dal Teatro alla Scale e da Piazza Duomo, all’interno di uno degli alberghi più lussuosi di Milano, Il Mandarin Oriental. In un contesto di lusso sobrio, troverete il Seta by Antonio Guida. Il cuoco di origine pugliese è divenuto in poco tempo uno degli indirizzi da non perdere della ristorazione d’autore milanese e non solo. Il menù dedicato alla cacciagione è la dimostrazione che il classico non passerà mai di moda. I fondi, le salse sono la base di tutte le cucine del mondo, quando sono ben fatte il piacere nel mangiarle può essere davvero paragonabile a poche cose. La pernice avvolta nel cavolo verza, scalogno brasato e lamponi funge da starter per entrare in questo viaggio goloso. I tortelli farciti con di zuppa di cervo con brodo di porcini, quella della pasta fresca, che appena appena media il gusto intenso e persistente del cervo. Il brodo di porcini, un elisir che vorresti che non finisse mai. Il risotto con anice stellato con scorzonera e polvere di cavolo nero, perfetto nell’esecuzione, gioca sui cambi di ritmo del vegetale. Ma è con i secondi che si trovano quei rimandi alla cucina classica che si toccano momenti di vero godimento. Il tortino di colombaccio, fagiano e fegato grasso con verdure invernali e salsa Perigord, il capriolo con chutney di mela e mango, salsa al cioccolato e lepre à la royale, ruote pazze e cavoletti di Bruxelles. Capitolo a parte per i dolci. Nicola di Lena usa la frutta, facendo benissimo, sia nella parte tecnica, sia nel pensiero, niente zuccheri superflui. Il servizio è inappuntabile, la carta dei vini ha dei ricarichi più che accettabili, considerato il luogo e il blasone del ristorante. Una cucina classica colta ed elegante.
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