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19° award 2020

nella categoria Ristoranti oltre 120€

Reale


A Casadonna la “carta” non è solo un elenco, ma ha il bonus dell’annata della creazione del piatto.
Un’anagrafe cronologica sulla costruzione dei sapori, che suggerisce al cliente più accorto l’evoluzione del pensiero e il progetto della cucina di questo chef.
Niko Romito, autodidatta di talento, autodidatta che però ha respirato da sempre aria di cucina nel locale di famiglia.
Da un po’ di anni ha trasferito il suo mondo in quel che era un convento di clausura del ‘500 tra i poggi di Castel di Sangro, dove Abruzzo e Molise si sfiorano, a pochi chilometri da Rivisondoli, fino qualche anno addietro patria deputata dell’attività di famiglia.
Ai margini del fiume Sangro, dopo un restauro impeccabile e intelligente, Casadonna è ora un ristorante tout court, ma anche laboratorio in progress, fattoria, albergo, agriturismo, vigneto, frutteto e altro…
Un progetto a 360 gradi che parla sì di marketing del territorio e che strizza l’occhio al turismo di qualità, valore aggiunto da non sottovalutare, soprattutto in una zona ai margini dei grandi flussi.
Tra le altre cose, Casadonna è anche scuola di formazione per giovani talenti dei fornelli, dove più nomi si stanno mettendo in evidenza. In futuro, probabilmente ne sentiremo parlare.
Varcata la soglia, sensibilità e accudimento fin nei minimi dettagli.
Chi si regala un viaggio sensoriale fin quassù, trova non solo un servizio dai tempi e modi pressoché perfetti, ma anche tanta intelligenza, evidenziata nel riuscito incontro tra sapori, minimalismo non di maniera, e attimi di emozione con l’arte contemporanea.
Invece, il fil rouge sensoriale di Casadonna è scisso in due: i giochi di contrappunti e l’essenzialità.
Per esempio, il delizioso il cocomero e pomodoro davvero sconvolge il palato, con dolce e acido che giocano a nascondino con i cambi di stagione, così come la new entry (annata 2019!) del maiale fritto, salvia e rapa rossa, che stuzzica tutti i sensi, anche con la sua cromaticità importante.
Mentre l’essenzialità, perdonate il bisticcio di parole, trova tutta la sua apoteosi nella magnifica Essenza. Per l’anagrafe di Casadonna un evergreen, in concreto un gran gioco tra consistenze, sapori e volumi; semplificando al massimo, un memorabile dolce non troppo dolce.
Capitolo a parte i tortelli con pollo, piatto al di là da ogni catalogazione, senza salse e complesso da realizzare, solo in apparenza sapido. In realtà, un unicum dove pasta, ripieno e intingolo dialogano all’unisono.
Sorvolando su qualche nuovo piatto ancora da mettere a punto nei dettagli, senza mezzi termini siamo di fronte a una delle migliori cucine Italiane, dove in pochi anni è nato ed è cresciuto un importante e ben identificabile linguaggio culinario personale.




At Casadonna the “menu” is not just a list, but it has the bonus of indicating the year when the dish was created. It is a chronological record of the construction of flavor, which suggests to the more attentive customer the evolution of thought and the design of the cuisine of this chef. Niko Romito, self-trained and talented, is the chef who has always been in the kitchen of his family’s restaurant. Some time ago, he moved from what was a sixteenth century cloistered convent near Castel di Sangro on the border of Abruzzo and Molise, to a few kilometers from Rivisondoli. Then, a few years ago, he became the deputy patriarch of the family business. Located near the Sangro River, Casadonna, after an impeccable and intelligent remodel, is now a restaurant in its own right, but also a laboratory in progress, a farm, a hotel, an agri-business, vineyard, orchard and more… It is a 360-degree project that markets the territory and that aims at quality tourism. This is an added value not to be underestimated, especially in an area that is on the margins of the tourism influx. Among the other things, Casadonna is also a cooking school for talented youngsters, which has produced some new names in the business. In the future we are sure to hear more about them. Once inside, you will find sensitivity and great care down to the smallest detail. For those who give themselves the gift of this sensory journey, you will find not only service with perfect timing and manners, but also much intelligence, evidenced by the successful meeting of flavors, minimalism, and moments of emotion with contemporary art. Instead, the common thread at Casadonna is divided in two: the counterpoint and the essential. For example, the delicious pumpkin and tomato truly amazes the palate with the sweet and sour that illustrate the change in season. Another is a new entry (2019) with fried pork, sage and red turnip which tantalizes all of the senses, even with its lovely colors. As for the essential, it is fully embodied in the magnificent Essenza. For the record at Casadonna, it is an evergreen. There is a concrete play among consistency, flavor and volume. To put it as simply as possible, it is a memorable dessert that is not too sweet. A separate chapter houses the tortelli with chicken, a dish that cannot be categorized. It is served without sauce, is difficult to execute, and savory only in appearance. In reality it is an ensemble where pasta, stuffing and gravy speak in unison. Passing over a few other new dishes that still need to be fine-tuned, we are, without a doubt, at one of the best kitchens in Italy. It is a place where in just a few years, an important and well-identifiable personal culinary language was born and developed.
chef
chef:
Niko Romito
localizzatore
contrada Santa Liberata,località Casadonna, Castel Di Sangro
Orologio
apertura:
mer. a cena; da gio. a dom. pranzo e cena

giorno di chiusura:
Lunedì e Martedì
Orologio
ferie:
variabili
Telefono
telefono:
086469382
birra
da provare assolutamente:
Essenza
Risorsa 16
Menu:
link
Risorsa 16
Menu degustazione:
riservato
prenotare:
clicca qui
serv_aggiuntivi
struttura adatta a persone con difficoltà motorie
parcheggio
aria climatizzata
wifi gratuito

giardino

banconota
pagamenti accettati:
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