Poco fuori Agnone, la cittadina in provincia di Isernia universalmente nota per la più antica fonderia di campane ancora in attività al mondo, c’è questo ristorante (vezzosamente “locanda”), solo all’apparenza un bistrot parigino atterrato chissà come tra i monti Molisani.
In realtà, siamo in uno dei non tantissimi locali in regione dove si propone una interessante e solida cucina che va al di là di tutti gli stereotipi.
L’alto Molise è uno scrigno di materie prime di gran qualità, specialmente nel comparto carne e latticini. Ingredienti che diventano una vera ricchezza per chi è dietro i fornelli, ne sono un bell’esempio gli gnocchi ripieni di caciocavallo e zafferano con riduzione di patate al forno, e il complesso petto d’anatra con riduzione di lampone e crema di nocciola. Per concludere, ci sono dei bei dolci, come il semifreddo al caramello con pesche e granelli di sale, oltre a un servizio puntuale e professionale, così come la cantina in cui troviamo bottiglie non solo regionali.