Ada Riolfi e Carlotta Marchesini dal 1996 accolgono i buongustai nel cuore della Valpolicella, in un ristorante-enoteca ricavato nel fienile di un complesso rurale risalente al XV secolo. Lo si raggiunge, con po’ di pazienza, girando per vigneti pregiati e stradine disegnate da muri di pietra. Salendo dalla corte al primo piano, sotto grandi travi e tra mobili d’annata l’atmosfera è elegantemente rustica, con il tema dell’uva a caratterizzare arredi e corredi.
Materie prime in gran parte locali per piatti ben chiari nella confezione e nell’aspetto, immuni da tentazioni eccessivamente immaginose: la ricotta dei monti Lessini servita con la mostarda di mele o utilizzata nei ravioli, la soppressa accompagnata da giardiniera di verdure, il riso della Bassa profumato in pentola da erbe selvatiche, le ciliegie messe in salsa per accompagnare il galletto arrosto, i formaggi “Monte Veronese” di malga.
Con i vini Doc della zona sono realizzate le cose migliori: l’Amarone per il risotto e lo stracotto di manzo, il Recioto per la salsa con miele sul petto d’anitra, il Rosso Valpolicella per cuocere le pere completate con gelato di cannella.
Dall’antipasto al caffè il conto medio è sui 45 euro.
La Valpolicella domina la cantina, con tutte le migliori bottiglie di Amarone (servito anche al calice) affiancate a 800 etichette di grandi vini nazionali e internazionali.