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28° award 2020

nella categoria Ristoranti oltre 120€

Colline Ciociare


Non v’è certezza che Erasmo da Rotterdam fosse un buongustaio; così come non sapremo mai se le ricette di Salvatore Tassa avrebbero contribuito a rafforzare i principi ispiratori del suo “Elogio della Follia”, piuttosto che costringerlo a riscrivere il suo celebrato testo da capo a piedi. Fatto sta che sedere ad uno dei tavoli delle Colline Ciociare, sobriamente ed elegantemente apparecchiati, e poi mettere in moto occhi, narici, papille e cervello al fine di cogliere e sintetizzare quanto costruito di giorno in giorno, per l’appunto, dalla lucida follia dello chef (anzi il cuciniere, come lui preferisce esser definito) si rivelerà sempre un’esperienza soggiogante pur se al contempo non facile: golosa e simultaneamente intellettuale, ludica ma profonda, oscura e solare come il più esemplare degli ossimori. Nei suoi piatti il territorio, senza se e senza ma: macerazioni, crio-estrazioni e fermentazioni legate a tutto ciò che le colline attorno a lui, ciociare ovviamente, saranno capaci di offrire anche con il più umile dei prodotti, per un risultato finale dalle combinazioni piene e saporose ma insieme eleganti e sinuose. Che oggi vedono, oltre ai due menu rispettivamente intitolati ai classici e ai trent’anni del ristorante (vincolanti, non esiste possibilità di scegliere alla carta), anche la novità di un’ulteriore sequenza, denominata Opera, che costituisce sintesi sublime di un’attività materiale e intellettuale decisamente personale. Detto che non avrete a disposizione del pane (fermi restando dei grissini, una sfoglia di polenta con pistacchi, nocciole e sesamo e un’altra di grano duro con verdure, che vi riconcilieranno col Creato), e precisato che qui il vino è un optional mai protagonista, reso in una lista esigua e non all’altezza dei fornelli, salite ad Acuto ben intenzionati e speranzosi di poter cogliere, fra gli altri capolavori, la “Passeggiata tra i Monti Ernici” o il piccione, ormai abusato ma qui un vero bijou. Con un’ultima, ma non ultima, notazione: la leggerezza con cui riprenderete la strada di casa.




There is no way to be certain that Erasmus of Rotterdam was a food lover; and we will also never know if Salvatore Tassa’s recipes contributed to strengthen the principle inspiration for his “In Praise of Folly.” That is, unless we are able to force him to write the celebrated work again from start to finish. The fact is that sitting at one of the sober and elegantly set tables at Colline Ciociare, and letting your senses gather and process what is made on a day to day basis from the lucid folly of the chef (or of the cuciniere, as he likes to be called), a compelling, even if uneasy experience is revealed. It is tasty and intellectually stimulating, lucid yet profound, dark and light like the most exemplary of all oxymorons. His dishes clearly represent the local territory, without ifs or buts: macerazioni, crio-estrazioni and fermentations tied to everything that the surrounding foothills are capable of offering, even from the simplest products. The final result is combinations that are full and flavorful but also elegant and sinuous. Today, beyond the two tasting menus, titled as the classici and the trent’anni del ristorante (obligatory, orders à la carte are not available), there is also the novelty of yet another sequence, named Opera, which reflects sublime syntheses of a decidedly personal nature. Given that there will be no bread at your disposal (except for bread sticks, a slice of polenta with pistachios, hazelnuts and sesame seeds, and another of whole wheat and vegetables, which are magnificent), and given that the wine here is an optional, never a protagonist, (as seen in the list that is not at the same standard as the kitchen), get ready to enjoy, among other masterpieces, the “Passeggiata tra I Monti Ernici” or the dove, which is a cliché but here a real gem. Last but not least, a footnote: you will get on the road back home without feeling heavy.
chef
chef:
Salvatore Tassa
localizzatore
Via Prenestina, 27, 03010 Acuto FR, Italia
Orologio
apertura:
mar. a cena; da mer. a sab. pranzo e cena; dom. a pranzo

giorno di chiusura:
domenica sera, tutto lunedì e martedì a pranzo
Orologio
ferie:
una settimana a settembre
Telefono
telefono:
077556049
birra
da provare assolutamente:
Pappardelle mantecate con crioestrazione di cipolla e zafferano
Risorsa 16
Menu:
link
Risorsa 16
Menu degustazione:
riservato
prenotare:
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serv_aggiuntivi
struttura adatta a persone con difficoltà motorie
aria climatizzata
wifi gratuito

animali ammessi

banconota
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