In un piccolo albergo a conduzione familiare della provincia italiana, nella periferia vercellese, troverete una delle cucine più interessanti del Bel Paese. I fratelli Costardi, Christian e Manuel, vercellesi purosangue, hanno preso da una decina d’anni in mano il ristorante di famiglia. Nel menù troverete una sezione intera dedicata ai risotti. Oltre venti risotti in carta, anche per una persona. Si passa dalla tradizione dura e pura, quella della Panissa alla vercellese, con fagioli e lardo, fino a quelli più innovativi e fantasiosi come quello con pesto di salvia e lime o il sottobosco di carnaroli. Però oltre ai risotti c’è di più. Una cucina molto interessante che si divide nella parte salata e in quella dolce. La crema di patate, baccalà mantecato e noce moscata, la triglia in oriente e lo scampo in saor, sono tre assaggi centrati e concentrati. L’animella, cavolo pack choi, salsa al marsala ed il piccione in due servizi, sono da provare, perché convincono, chiuderanno la vostra cena salata. Capitolo a parte per i dolci, che vi faranno iniziare un’altra cena, lontana dagli zuccheri e dalla classicità, da cui prende spunto, ma da cui si allontana per dare forma e sapore a gusti completamente nuovi. Accidia: insalata Iceberg, crema al limone, riduzione di birra e polvere di Kafa. L’insalata è usata al posto del millefoglie. La consistenza, le note fresche, ne fanno uno dei dolci da ristorazione più interessanti mai provati. Invidia: foglia di indivia belga, crema di liquirizia, capperi, limone e granita di frutti azotata. In sala troverete Elisa Bellavia, che si prenderà cura di voi, con un servizio spigliato e cortese.
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