È davvero difficile aggiudicarsi un posto alla tavola di Diego Rossi. La lista d’attesa per provare la cena di uno dei locali che nel corso degli ultimi anni ha maggiormente contribuito all’identikit della perfetta osteria contemporanea è notevolmente sfiancante, ma vale sempre la pena tentare di approfittare delle disdette dell’ultimo minuto. La ricompensa è un’esperienza autentica, divertente, quasi sperimentale quando si decide di assecondare lo spirito dello chef e provare le ricette di un tempo. Gli omaggi al quinto quarto e agli ingredienti pressoché dimenticati della tradizione sono tra le ragioni di esistere di Trippa, e spiccano in menu verace, godurioso, fatto di pasta, riso, minestre, carne, tutto quanto. Meravigliosamente senza regole e senza paure.