Il Four Seasons a Taormina ha il fascino dell’Etna che sbuffa e dello Jonio in cui tuffarsi, un vero e proprio hub gastronomico con ben 50 cuochi diretti da Massimo Mantarro che curano quasi duecento colazioni ogni giorno al massimo livello, il ristorante Anciovi di cucina tipica siciliana e lo stellato Principe Cerami, e poi ancora un servizio in camera e un bar sempre aperto per qualsiasi esigenza degli ospiti. La sala del Principe Cerami è elegante, il servizio perfetto. Qui Mantarro esprime una cucina che lui stesso definisce neoclassica, aggettivo a cui possiamo aggiungere contemporanea perché è attenta ai grassi e alla stagionalità, usa poco sale e le combinazioni non sono modaiole, ma pensate e ragionate. Classe 1971, etneo, diplomato all’alberghiero, Mantarro ha lavorato, tra l’altro, all’Etoile di Venezia e all’École Lenôtre a Parigi, Al cambio a Torino, al Don Alfonso e Al Duomo. Il suo rapporto con la Sicilia, con questa parte dell’Isola, è viscerale, lo ritroviamo nei prodotti, nella loro stagionalità, nella riproposizione di sapori convinti e indimenticabili. Il percorso è dunque una bella esperienza, rafforzata da una buona carta dei vini in cui ovviamente la Sicilia è in vetrina con i giusti ricarichi. Una esperienza abbordabile economicamente parlando, in un contesto davvero straordinario, di lusso, elegante e fine.