Nel cuore di Torino un bistrot che convince per l’interessante equilibrio tra cucina tradizionale e spunti creativi, tra sapori piemontesi e siciliani, regione di origine della giovane e promettente chef Valentina Chiaramonte. Protagoniste le interiora, cucinate con approccio gentile e inconsueto, come nel caso della finanziera, gloria piemontese, che diventa sugo per i ravioli, le animelle alla brace con taggiasche e capperi, il midollo di bue che sposa baccalà e bagnetto verde. Sorprendenti, nella loro semplicità, anche i dolci. Grande assortimento di formaggi da piccoli produttori delle valli piemontesi e un’ampia cantina con provenienze soprattutto italiane e francesi.