Evviva il Piemonte! Quello che approda vigoroso nel cuore della sua antica capitale, munito di tutto quanto serve per portare la tradizione ai massimi sistemi: le acciughe, i friciulin di erbe selvatiche, gli agnolotti gobbi o i ravioli di finanziera, passando per il risotto mantecato alla Bergese e la memoria del quinto quarto. Tutto condito con un pizzico di buona creatività che porta freschezza e visione di futuro. Non mancano accostamenti curiosi, come tra le animelle di vitello alla brace, le amarene e il Moscato chinato. Buona selezione di formaggi, menu degustazione davvero competitivo a 39 euro. Una cantina di cuore sabaudo fa molto bene il suo dovere.