Il sogno di un ristorante borghese ancora attuale nonostante il cambio delle abitudini di vita e alimentare dell’ultimo decennio. Lo insegue con determinazione Alessandro Pipero, grande uomo di sala ma soprattutto scopritore di talenti che ha dovuto fare i conti anche con le conseguenze della Pandemia a cui ha reagito reinventandosi con tanta creatività. Il ritorno alla normalità è segnato da una sala che gira alla perfezione, una bella carta dei vini con tanti spunti, un servizio che strappa il sorriso e una cucina, quella di Ciro Scamardella che spinge il necessario in direzione dell’alleggerimento e della bella presentazione dei piatti conservando una impronta assolutamente mediterranea. Certo non mancano classici come le animelle e le carni, ma è nella pasta oltre che nel mare che il giovane cuoco esprime il meglio di sè. Un riferimento assoluto per Roma da cui non si esce mai insoddisfatti.