Dagli anni ’60 sempre lì, in un vicoletto di Mormanno, pittoresco borgo del Pollino. Una cucina fatta di territorio e cultura, passione e calore familiare, ingredienti del territorio e vini scelti con cura. La signora Pina, oggi come allora, è ancora tra i fornelli supportata dai figli Vincenzo e Francesco, quest’ultimo che si divide in sala con la moglie Catia, professione “ostessa”. Zuppe di lenticchie di Mormanno, di fagiolo poverello bianco o cece “nostrano”, melanzane o peperoni ripieni come si faceva una volta, salumi e formaggi locali, la pasta fatta in casa e quando c’è, il tartufo del Pollino. Da private la pizza, in particolare la 3/C capocollo, caciocavallo, cardoncelli.