Che il dio Nettuno abbia posato le mani sul comprensorio di Fiumicino, donandogli una pattuglia di ristoratori con pochi eguali in tutta la costa tirrenica, è ormai assodato: merito anche del ruolo man mano assunto dai cuochi più giovani, oggi davvero imprescindibili nel proporre una cucina attenta alle materie prime, intelligente nelle manipolazioni e divertente negli accostamenti. Marco Claroni – va sottolineato, già da diversi anni – ha fatto di questo piccolo avamposto ittico, quasi all’ingresso della cittadina, un vero laboratorio per testa, papille e cuore: sfoderando piatti articolati e degni d’attenzione, ben serviti e accompagnati da una lista d’etichette saggia, ampia e onesta.