La famiglia Portinari non cessa di imprimere la sua “pèca” (impronta in veneto) sulla gastronomia contemporanea, offrendo aggiornamenti e inventiva senza soste. La triplice proposta di degustazione veg-mare-terra e il menù dei classici coordinati da Nicola – assistito da giovani talentuosi – sono una fantasmagoria di idee e soluzioni: il territorio c’è (saór veneziano, piccione, anguilla), ma i confini si allargano a suggestioni lontane (ceviche e chipotle, teriyaki e daikon). La cantina di Pierluigi, con Matteo Bressan, spazia su 1900 etichette e 300 distillati. La cura dell’ambiente, affidata a Cinzia consorte del sommelier e alla sua squadra, valorizza con raffinatezza la qualità in tavola.