Licata di per sè non è la grande meta di un viaggio, nonostante spiagge bellissime. Un luogo un po’ anonimo frequentato dai turisti che si spostano tra la parte orientale e quella occidentale della Sicilia. Qui però c’è La Madia. Il ristorante dello chef Pino Cuttaia, un emblema della cucina italiana. Forse oggi con un po’ di smalto in meno ma a cui si deve rispetto per aver realizzato e consolidato questo progetto di grande ristorazione e per la sua filosofia di cucina delicata, originale, ancorata alla memoria e al mare, in cui c’è attenzione maniacale alla scelta degli ingredienti e alla soddisfazione degli ospiti. Tre i menù proposti, uno basato sulle illusioni che raccogli i piatti emblematici, quello orientato al mare ed un altro che prevede un percorso tra mare e terra. Dai 100 ai 150 euro per un numero anche crescente di portate. Se siete qui per la prima volta lasciatevi tentare dai piatti storici. Mangiare qui è come leggere uno dei capitoli fondamentali della cucina italiana. Quindi via con la Nuvola di Caprese, sfoglia di mozzarella ripiena di cous cous su centrifuga di pomodoro, oppure il Polpo cotto alla perfezione con la sua roccia da sfarinare sopra fatta di molluschi disidratati, imperdibile la Cernia servita su carboni ardenti di nocciola. Una cucina dai tratti semplici e dai pensieri complessi.