La sensazione che si prova entrando a palazzo Jacometti Ciofi, (palazzo rinascimentale del Settecento) nel cuore del centro storico di Firenze a due passi da piazza della Signoria, è quella di essere catapultati in un pezzo di storia della ristorazione italiana. Qualche volta quando si nomina storia, si pensa a qualcosa di passato, di non attuale, non in questo caso certamente. Perché se l’ambientazione è quella ricca di fascino e di storia, la cucina capitanata da Riccardo Monco e Alessandro della Tommasina è contemporanea, poggiata su basi classiche, trova spunti a volte di leggerezza a volte di golosità e profondità. Deliziose la trippa di seppia al latte di Parmigiano Reggiano 24 mesi e limone fermentato, così come la zuppetta di mandorle e olive Celline, topinambur al bergamotto e astice al ginepro. La sala è un gioiello di architettura, ed il servizio non è da meno, l’eleganza di Alessandro Tomberli completa il tutto. La cantina ha praticamente tutto, i ricarichi sono importanti, vero, ma a questo ristorante è concesso anche questo. Due menù degustazione il “Madre Terra” ed “Evoluzione”, oltre alla scelta à la carte.