Ha aperto le sue porte nel 1757, è un ultra centenario ritrovo del buon gusto che riesce a mantenersi fresco e contemporaneo grazie allo chef Matteo Baronetto e ad un servizio di sala giovane e pimpante. Di quelli che ricordi per classe e professionalità. Poi una serie di dettagli che lo rendono luogo d’arte, non solo la sala storica con gli arredi d’epoca che ha sempre il suo fascino, piacevole anche quella con le superfici specchiate di Pistoletto ed i tavoli disegnati da Gamper. Le ceramiche poi, piccoli tesori personalizzati e tutti diversi. La cucina dello chef ha una cifra stilistica precisa, colori pastello, verticalità del gusto, abbinamenti raffinati frutto del suo palato preciso, una buona dose di territorio che si fonde con viaggi e ricordi. Due i menù a 175 euro e la possibilità di scegliere à la carte. Incisivi i Ravioli di gelatina che contengono i grandi classici piemontesi, magistrale il Piccione al parmigiano ed insalata in busta. Sempre grandiosi i dessert.
It opened its doors in 1757, it is an ultra-centenarian meeting place of good taste that manages to stay fresh and contemporary thanks to chef Matteo Baronetto and a young and lively service. One that you remember for its class and professionalism. Then a series of details that make it a place of art, not only the historic room with period furniture that always has its charm, also pleasant is the one with the mirrored surfaces by Pistoletto and the tables designed by Gamper. The ceramics, small personalized treasures, all different. The chef's cuisine has a precise stylistic signature, pastel colors, verticality of taste, refined pairings resulting from his precise palate, a good dose of territory that blends with travels and memories. There are two menus at 175 euros and the possibility to choose à la carte. The Ravioli di gelatina containing the great Piedmontese classics are incisive, the Pigeon with Parmesan and bagged salad is masterful. The desserts are always magnificent.