Quarta generazione e cento anni di lavoro nel settore carni, tanta passione, come quella che trasmette Gian Pietro Damini in sala, al punto da sembrare un cliente che si è alzato, ma soprattutto cucina, cucina e cucina vera, come quella del fratello Giorgio. Il menu è pensato per esaltare al massimo il prodotto, per cui le tartare, i carpacci, il piccolo hamburgher, la sopresa delle lumache e del ravioli ripieni di formaggi sono già di per se un motivo per venire qui. A questo punto c’è però la divaricazioni con quello che succede altrove: invece della bisteccona fumante con contorno arrivano piatti di alta gastronomia, come il coniglio, il piccione, tra i più buoni in assoluto con la genialata degli spaghetti di soia che accmpagnano i suoi fegatini. Un crescendo rossiniano pazzesco, di vera alta cucina. Grandissima carta dei vini. Indimenticabile!