Quel che è certo è che “Checchino dal 1887” continua a essere ad essere una certezza sui fondamentali della cucina romana, a partire dall’ABC: amatriciana, cacio e pepe, gricia. D’altronde si racconta che proprio nella originaria vineria con cucina che si fece conoscere negli anni della costruzione del mattatoio sono stati inventati i piatti del cosiddetto quinto quarto che i “vaccinari” recuperavano e che hanno reso celebre la cucina popolare della capitale. Il menu è molto ricco, a partire dunque dalle varianti del quinto quarto, e offre diverse possibilità di degustazione oltre, naturalmente, la scelta alla carta. Imperdibile il padellaccio, con tutte le interiora del vitello molto ben trattate grazie all’aceto e al rosmarino.