Il Reale di Niko Romito è all’interno dell’antico monastero cinquecentesco di Casa Donna, una proprietà storica che ospita anche un vigneto voluto dallo chef. L’ambiente è caratterizzato da un design essenziale e un arredamento che ben si armonizza con la storicità del luogo. I pavimenti e le mura antiche creano un’atmosfera intima, mentre la mise en place essenziale mette in risalto la cucina e l’esperienza gastronomica proposta. I piatti hanno un marcato focus sulla cucina vegetale. I piatti raccontano buona tecnica culinaria e qualità degli ingredienti territoriali e regionali. Un esempio è l’entrée di cavolo cappuccio che, grazie alle sue note amare e fresche, prepara il palato al percorso creato da Romito. Tra i piatti da non perdere ci sono lo spaghetto tiepido con agnello e frigitelli, lo storico assoluto di cipolle con parmigiano e zafferano locale che richiama la famosa cipolla di Salvatore Tassa,i ravioli ripieni di ricotta di pecora e acqua. I secondi sono leggermente meno entusiasmanti, il degustazione riesce comunque a offrire un’esperienza di alta cucina che riflette la tradizione abruzzese in chiave contemporanea. Il servizio è professionale ma con piccole pecche che non ci si aspetta di trovare in questo contesto, anche se non compromettono l’esperienza complessiva al tavolo. La carta dei vini presenta diverse novità nel panorama vinicolo nazionale e mondiale, anche se alcuni territori italiani registrano una mancanza di ricerca. Per chi soggiorna, le stanze sono davvero molto belle, la colazione è un momento da non perdere, particolarmente ricca e originale, caratterizzata da prodotti locali e preparazioni fatte in casa. Lo chef mette in tavola una grande varietà di lievitati e ingredienti tipici, regalando all’ospite un inizio di giornata indimenticabile.