Con nel cuore Giorgio Gioco – che ai “12 Apostoli” fondò la grande cucina veronese e gli fu tra i primi maestri – Giancarlo Perbellini, traslocato da San Zeno a piazza delle Erbe, ha riaperto nella mitica Corticella San Marco. La nuova “Casa Perbellini”, disegnata con l’architetta Patricia Urquiola, ha un salottino d’ingresso, le sale del Vòlto e degli Affreschi riarredate con misurata modernità, un SoloX12 affacciato su fuochi e tegami. Alle tre degustazioni – variate ogni paio di mesi, ma con alcuni piatti fissi – la proposta aggiunge infatti lo chef’s table da 12 posti con extra di tre portate, vini all’altezza e vista quasi interattiva su Perbellini & brigata. “Io e Silvia”, menù dell’innovazione dedicato alla moglie, offre la Faraona con bottarga e limone; il Bouquet di sogliola con friggitelli; le Mele al Calvados. “Io e Giorgio”, omaggio al mentore Gioco, ha i piatti della memoria: il Wafer con tartare di branzino, caprino e liquirizia; la Sfogliatina al tartufo con sedano rapa e Gorgonzola; il risotto alla Barbarani con sedano e prosciutto sudtirolese. “L’Essenza” è per le urgenze contemporanee: senza glutine, latticini, pesce e carne elenca, tra il resto, Cavolo cinese glassato, Cavolfiore e brodo alla mandorla, Cremoso di polenta alla nocciola e tofu. Ordinando à la carte: portate a scelta dai menù, selezione di formaggi, la storica Millefoglie. Una vinoteca conserva le rarità, specie francesi. La cantina con volte archeologiche vale la visita per le sue 300 etichette veronesi, nazionali ed estere.