La struttura si presenta come sempre magnifica, il servizio e l’accoglienza non hanno eguali in Italia. È l’accoglienza della famiglia italiana, quel tocco magico che rende la tavola confortevole e piacevole. La cucina di Ernesto Iaccarino ha le idee molto chiare: gusto e leggerezza, uso sapiente di grassi, forte presenza dell’elemento vegetale sono le caratteristiche di una proposta moderna al passo con i tempi con qualche inserimento famoso, quale la zuppa di pomodoro e granchio e qualche novità, come il cannellone di peperone arrosto davvero fenomenale. Oltre alla possibilità di mangiare alla carta come sempre, sono previsti percorsi di degustazione, tra cui uno interamente vegetariano. Il Don Alfonso è soprattutto una esperienza, tutto è pensato per l’ospite, dai giardini dove prendere un aperitivo o sorseggiare una semplice acqua con limone, biologico ovviamente, alla visita nella straordinaria cantina che risale almeno all’epoca medievale con migliaia di bottiglie e circa 1500 referenze, gestita da Maurizio Cerio, altro grande uomo di sala, sommelier capace come pochi di coniugare piatto, bicchiere e cliente, un sommelier umanista insomma, di una simpatia sconfinata capace di mettere chiunque a proprio agio, intenditore, sedicente intenditore, appassionato e…astemio!