C’è pace e acume tra gli ulivi che cingono questo intimo locale di proposito celato ai più, così come la sua brillante cucina figlia di un preciso progetto che con gli anni, con acume e cesello si è evoluto e affinato fino a diventare un vero e proprio modello. In cucina con mano e idee sicure la brava Cinzia Mancini fermenta, impasta e mescola le sue intuizioni con prodotti rigidamente territoriali, dalle erbe spontanee agli ittici del vicino Adriatico con un crescendo sensoriale che trova il suo compimento nel Raviolo rapa rossa, sedano rapa e liquirizia, dove il fondo, ottenuto da un brodo ristretto di sedano, è rinnovato di volta in volta quasi come un metodo solera applicato in cucina.