Siamo nel cuore della città alla Fondazione Luigi Rovati, è l’estetica è sempre la cornice da cui partire: il ristorante, curato dall’architetto Flavio Caprioti, si sviluppa su 400 metri quadrati, suddivisi in 210 di sala, private dining, cantina, hall d’ingresso e 190 di cucina. In tutto 36 coperti abitano lo spazio, con otto tavoli disposti nella sala centrale, dove lo sguardo degli ospiti incontra la cucina completamente a vista. Aprea propone una cucina che tiene conto delle tendenze in atto ma che non è ideologica, è un fra da mangiare dove si pesa al gusto e alla soddisfazione del cliente. sapori della materia prima rimbalzano e vengono esaltati dal contesto, non mancano il sorriso, il divertimento, il gioco. Nel nostro percorso siamo stati trasversali alle tre proposte pizzicando a destra e a manca. Alla fine il menu è uno spartito musicale con i diversi movimenti ben eseguiti, non ci si alza pesanti ma soddisfatti. Servizio perfetto, grande cantina e una piccola grande sommelier: Jessica Ronchi.