Smessi non da ora i panni di “giovane speranza” e indossati quelli di certezza dei sapori di questa parte dell’Adriatico, Nicola Fossaceca chef e anima di questo bel locale, senza dimenticare in sala il fratello Antonio, non smette di stupire per il gran lavoro di ricerca ed evoluzione sui sapori. Due percorsi più uno, il primo il contemporaneo, il secondo legato alla tradizione, oltre quello “piccolo” per approcciarsi a questa cucina più timidamente. Sapori sì articolati e colti, ma sempre netti e leggibili, talvolta lancinanti talvolta sommessi, ma tutti o quasi basati sulla lingua del mare che è a due passi dal locale. Grande cantina, ambiente e servizio curati fin nei minimi dettagli.