Siamo sui Navigli, cuore pulsante della movida milanese, dopo la brillante parentesi di Marco Ambrosino in cucina, 28 Posti ha saputo trovare una continuità con stile ed intenti con Franco Salvatore e Andrea Zazzara. Una continuità nello stile mediterraneo, che in questo caso, come nel precedente, parte dalla tradizione dei popoli del “Mare Nostrum”, per evolverla in una cucina moderna. Continua nello stile della lotta allo spreco alimentare, con una grande attenzione alla stagionalità degli ingredienti e da materie prime fornite da piccoli artigiani. Catalana di cipolla, topinambur e limone all’incenso, rombo, zafferano, ceci e minestra di recupero, pallotta cacio e ov, ripiena di brasato di coscia di cappone alla cacciatora, ci convincono perché golosi e pieni di significato. Servizio gentile, carta dei vini non banale con scelte soprattutto naturali. Costo più che ragionevole per una cucina di pensiero.