Questa villa moresca sul Lago d'Orta, negli anni è diventata un punto di riferimento per tutti gli appassionati della cucina italiana d'autore. Merito dei due padroni di casa, In primis di Antonino Cannavacciuolo, volto televisivo arcinoto e della moglie Cinzia Primatesta. Altre due pedine fondamentali di questo Relais & Châteaux sono Stefania Siani, responsabile dell'accoglienza e Massimo Raugi, maitre del ristorante. Una squadra rodata, che saprà assecondare con garbo e discrezione tutte le vostre richieste. Ma la vera protagonista, resta la cucina di Antonino. Precisione millimetrica nelle cotture, sovrapposizioni verticali in un connubio Sud/Nord, salse moderne leggere e semplicemente perfette. Molto divertenti gli appetizer, cubo di trota salmonata servita alla base con 2 emulsioni, carote cumino e sedano verde e infine salsa tosazu, e Indivia brasata panata con polvere di olive, maionese al prezzemolo e fiori di zucca. Ma è con i piatti che si entra nel vivo di questa esperienza. “Ricciola in crosta di pane, fiore di zucchine, salsa all’aglio” e “Scampi di Sicilia alla “pizzaiola” con acqua di polpo”. Tra i primi, gli “Spaghetti allo zafferano, quinoa croccante e ricci di mare”, e i “Cappelletti alla genovese, zuppa forte di piccione, yogurt acido, lampone e funghi” sono una vera goduria. Per chiudere la parte salata “Maialino in porchetta, albicocche, carote e finferli”. Spettacolari i dolci e ancor di più la piccola pasticceria, un tripudio di babà e sfogliatelle che lascia davvero il segno. Cantina veramente profonda, anche se i ricarichi spesso sono molto importanti.

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Over the years, this Moorish villa on Lake Orta has become a landmark for all lovers of the Italian cuisine. Thanks to the two hosts, first of all Antonino Cannavacciuolo, well-known television chef and his wife Cinzia Primatesta. Two other key players of this Relais & Châteaux are Stefania Siani, head of hospitality and Massimo Raugi, maitre of the restaurant. A well-established team, which will be able to satisfy all your requests with grace and attention. But the real protagonist remains Antonino's cuisine. He works with millimetric precision, with the ability of overlapping and combining Southern and Northern Italy making sauces that are modern, light, and simply perfect. The appetizers are fun, salmon trout cube served with 2 blends: carrots, cumin and green, celery and tosazu sauce; and braised endive breaded with olive powder, parsley mayonnaise and courgette flowers. But it is with the main courses that you get to the heart of this experience. "Amberjack in bread crust, zucchini flower, garlic sauce" and "Scampi di Sicilia alla pizzaiola with octopus water". Among the first courses, we find the "Spaghetti with saffron, crispy quinoa and sea urchins", and the "Cappelletti alla Genovese, strong pigeon soup, sour yogurt, raspberry and mushrooms" which are a real pleasure for the palate. To end the savory chapter: "Suckling pig porchetta, apricots, carrots and chanterelles". The desserts and the small pastries are spectacular, a “turmoil” of babà and sfogliatelle that really leaves its mark. Remarkably thorough cellar, even though the prices of the wines are often important.