Si entra da una porta antica e si viene catapultati in una sala dal fascino retrò. Boiserie alle pareti, bicchieri duralex, la credenza della nonna: ci troviamo in una trattoria. Una trattoria popolare, di quartiere, che mostra ad avventori e passanti il suo cuore pulsante, la cucina, da una finestra che affaccia su strada. Siamo dentro L’Avvolgibile, insegna aperta dallo chef stellato Adriano Baldassarre, che con questo progetto torna all’anima e alla radice della cucina popolare romana. Un menu giustamente breve, sinonimo di freschezza, che offre tutti i capisaldi della tradizione culinaria laziale. Si comincia con gli antipasti, freddi o caldi. La panzanella, fresca proposta estiva, si arricchisce di baccalà, cipolla rossa e olive. Menzione d’onore per i fritti fatti in casa, croccanti e leggeri: filetto di baccalà, fiori di zucca e la goduriosa mozzarella in carrozza, che è ormai scomparsa dai menu di quasi tutte le osterie e richiama davvero tavole d’altri tempi. I primi piatti, ricchi in sapore, si dividono in due sezioni: pasta corta, per sugo di coda, pajata, amatriciana... e “avvolgibili”, le paste lunghe, da girare attorno alla forchetta raccogliendo l’abbondante condimento. Ed è “avvolgibile” la carbonara, proposta con gli spaghetti, cremosa e ben mantecata, come anche i tonnarelli cacio e pepe. Tra i secondi non mancate di assaggiare la coda alla vaccinara, dal sugo corposo, sedano presente, ma non invadente, e spolverata di cacao amaro a coronare il piatto. Si chiude con un ottimo tiramisù, fedele alla tradizione. Non dimenticate di chiedere i piatti del giorno, dedicati totalmente alle materie prime di stagione. Il servizio è cortese e attento a mantenere le norme di protezione anti covid, il conto più che corretto.
Entering the place through an antique door, you are catapulted into a dining room full of a vintage fascination. Wood-paneled walls, Duralex drinking glasses, a grandmother’s cabinet: we are clearly in a tavern. A popular neighborhood tavern which demonstrates to customers and passersby, its pulsating heart: the kitchen, from a window that overlooks the street. We are inside the Avvolgibile, opened by starred chef Adriano Baldasarre who, with this project, has returned to the soul and the roots of the popular Roman cuisine. A menu which is justifiably brief, a sign of freshness, which contains all the cornerstones of the Laziale culinary tradition. Starting with the appetizers, hot or cold. The panzanella: a fresh summertime proposal, enriched with cod, red onions and olives. An honorable mention for the homemade fried food which is crispy and light: cod fillet, zucchini flowers and the pleasurable mozzarella in carrozza, which has disappeared from the menu in the majority of restaurants, and which evokes the cuisine of the past. The first course dishes, full of flavor, are divided into two sections: short pasta, for oxtail sauce, pajata, amatriciana… and “avvolgibili”, the long pasta to wrap around your fork collecting the abundant sauce. The carbonara is “avvolgibile” (wrappable), offered with spaghetti, creamy and well amalgamated, as are the tonnarelli cacio e pepe. For the second course, do not miss out on the oxtail, with a full-bodied sauce, containing celery, but it is not invasive, sprinkled with bitter cocoa to crown the dish. An excellent tiramisu, faithful to the tradition, to finish the meal. Do not forget to ask for the dish of the day, totally dedicated to the seasonal raw ingredients. The service is friendly and attentive to the anti COVID precautions, prices are more than fair.