C’è tutto l’Altopiano dei Sette Comuni - con la sua storia e le sue particolarità ambientali e socio-culturali, oggi così difficili da salvare - nel cuore e nella cucina di Alessio Longhini. Lo si ritrova negli ingredienti progettati con intelligente inventiva, che hanno radici antiche (il capriolo, l’agnello, le patate di Rotzo, i funghi di bosco, il latte e i formaggi, le erbe: ortica, lavanda, verbena) e che vengono utilizzati con sobria raffinatezza. E lo si ritrova anche nell’utilizzo delle modernità gastronomiche (il manzo sashi, il gambero rosso siciliano, l’inevitabile acciuga del Cantabrico) che sono il segno dell’ormai secolare apertura al turismo di Asiago e dei paesi fratelli della conca altopianese.
La “Stube Gourmet” è la punta di diamante culinaria dell’Hotel Europa della famiglia Mosele, uno tra gli alberghi storici della città altopianese. Il locale è in pieno centro, sul “passeggio”, ma ha un proprio spazio interno - ambientazione “alpina”, cinque tavoli, indispensabile prenotare con buon anticipo - che ritaglia silenzio e tranquillità. Del complesso fanno parte il ristorante St Hubertus intitolato al patrono dei cacciatori e l’Osteria Europa.
Che cosa va in tavola nella “Stube”? La degustazione suggerita da Longhini propone un piccolo gioiello di verdure (crude, disidratate, marinate, agrodolci) con il caprino, la tartare di capriolo con purè di patate affumicate, il risotto con ortiche e lumache, l'agnello al dragoncello e una composizione di fragole profumate di vaniglia e lavanda. La carta - di poche ma invitanti alternative - allinea tra le tavolozze di sapori: animella con finferli, piselli e anguilla affumicata; ravioli ripieni di quaglia; filetto di sashi. Per chi cerca il mare in montagna: gamberi con cocco e frutto della passione oppure merluzzo con decorazioni di verdure trattate. A mezza via tra terre e acque i maccheroncini di carrube con maiale iberico al coltello, burrata e ricci di mare. Omaggio ai prati e all’arte casearia Dop della zona è il dessert “La Mucca” (spuma alla ricotta, yogurt, pelle di latte, gelato fior di latte).
Cantina molto ricca (con una ventina di vini anche al calice, soprattutto vicentini e veneti), continuamente aggiornata di etichette da territori che spaziano tra il meglio del Triveneto e tutta l’Europa enologica, specie la Francia poco conosciuta.
In the heart of the cuisine of Alessio Longhini you’ll find the whole Plateau of the seven Municipalities with its history, environmental and socio-cultural peculiarities, today so difficult to preserve. Evident also in the ingredients used designed with intelligent inventiveness. Such ingredients have ancient roots (roe deer, lamb, Rotzo potatoes, wild mushrooms, milk, cheese, and herbs like nettle, lavender and verbena) which are used with understated refinement. Also evident is the use of gastronomic modernity (Sashi beef, Sicilian red shrimp, the inevitable Cantabrian anchovy) which point to centuries of openness towards tourism of Asiago and the nearby towns within the altopianese valley.
The “Stube Gourmet” is the culinary spearhead of the Hotel Europa of the Mosele family. One of the historic hotels in the city plateau. The restaurant is in the center, on the “promenade”, but has its own internal space within an “alpine” setting. There are five tables which must be booked well in advance. Here you’ll find silence and tranquillity. The complex also includes the Osteria Europa as well as the St. Hubertus restaurant named after the patron saint of hunters.
What can you expect to find on your table at the “Stube”? The tasting menu suggested by Longhini starts by presenting a little vegetable gem (raw, dehydrated, marinated, sweet and sour) with goat cheese. It then continues by offering venison tartar with smoked mashed potatoes, risotto with nettles and snails, lamb with tarragon and composition of strawberries scented with vanilla and lavender. The menu - limited to few, inviting alternatives - presents, among the palettes of flavors: sweetbreads with chanterelles, peas and smoked eel; ravioli stuffed with quail; and Sashi fillet. If you're looking for the sea within a mountain, you can try the prawns with coconut and passion fruit or cod decorated with treated vegetables. Halfway between land and sea is the proposition of carob macaroni with knife-cooked Iberian pork, burrata and sea urchins. The dessert is a tribute to the meadows and the PDO dairy art of the area, “La Mucca” (ricotta foam, yogurt, milk skin, and fior di latte ice cream).
The wine list is very rich (with about twenty wines also by the glass, especially from Vicenza and Veneto), is continuously updated with labels from territories ranging from the best of the Triveneto to the best labels in Europe, especially the little-known French ones.