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26° award 2021

categoria: Ristoranti fino a 120€

Locanda di Orta


C'è il borgo d'Orta, sospeso nel tempo. E c'è quella Locanda che si rintraccia nei vicoli del centro, con maiuscola d'obbligo, determinativa, che rimarca la solidità di perfezioni costanti tra cucina e sala: la prima è sovrintesa da Andrea Monesi, ventottenne di bravura indiscussa come i suoi piatti fuoriserie che coniugano genio, fantasia e precisione. E poi ci sono sala e cantina (grandiosa e con le più belle firme transalpine) dirette da Sara Orlando, altra certezza nel mondo della sommellerie. La costante è il contrappunto, sempre riuscito, di sapori progressivi che accostano abbinamenti creativi e cromatici: già a partire dagli amuse-bouche, curati nei minimi dettagli, come una conturbante piccola pasticceria. Il menu, avanguardista, offre spazio al territorio, ad esempio con tagliatelle 36 tuorli, ragù d'anatra e arancia: oppure con il coniglio tonnato. I risotti sono magistrali e si alternano facendo risaltare, ad esempio, i ciuffi di alghe e gamberi in più consistenze (opera d'arte anche visiva) o accostando la toma della Val Formazza ad ostriche e cipolla. Due proposte di degustazione, a 90 e 110 euro, staccano il ticket per un viaggio tra le atmosfere di un borgo medievale, che fu terra feudale di vescovi-principi e ha tuttora mantenuto intatto il suo fascino che respira arte e storia: lo si scorge benissimo dalla terrazza al quarto piano (dov'è stato ricavato il bistrot), protesa sul centro di Orta e sul suo lago, con al centro l'isola di San Giulio. Tutt'intorno il passato: ma il futuro, luminosissimo, è nel cuore della cucina.


Here we have the village of Orta suspended in time; and then, the Locanda which can be traced in the alleys of the center, with a mandatory, determinative capital 'L', which underlines the solidity of the constant perfection of kitchen and dining room. The first is overseen by Andrea Monesi, twenty-eight years old of undisputed skill showing in his custom-built dishes that combine genius, imagination and precision. Then there is the dining room and cellar (grandiose and with the greatest transalpine brands) directed by Sara Orlando, another certainty in the world of sommeliers. The constant is the contrast, always successful, of progressive flavors that combine creative and chromatic combinations. Starting with the amuse-bouche, with attention to the smallest of detail, like for the astonishing small patisserie. The avant-garde menu offers space to the territory, for example, the tagliatelle with 36 egg yolks, duck and orange ragù: or with the rabbit in tuna sauce. The risottos are excellent and alternate by highlighting, for example, the tufts of seaweed and prawns in multiple different consistencies (also being a visual work of art) or by combining the Val Formazza toma with oysters and onion. Two tasting proposals, respectively 90 and 110 euros, give you a ticket for a journey through the atmosphere of this medieval village. Which was the feudal land of princes and bishops and has, to this day, kept intact its charm that transpires art and history. This is evident from the breathtaking terrace on the fourth floor (where the bistro was once located), overlooking the center of Orta and its homonymous lake, with the island of San Giulio in the middle of it. Here, the past is all around you: but the very bright future is in the heart of this cuisine.
chef
chef:
Andrea Monesi
localizzatore
Via Olina, 18, Orta San Giulio, NO, Italia
Orologio
apertura:
Aperto a pranzo e a cena

giorno di chiusura:
martedì
GLI ORARI POTREBBERO SUBIRE VARIAZIONI A CAUSA DELL'EMERGENZA CORONAVIRUS
Orologio
ferie:
dall'Epifania a marzo
Telefono
telefono:
0322905188
birra
da provare assolutamente:
Risotto Carnaroli “Riserva San Massimo”, toma della Val Formazza, cipolla alla brace e ostriche
Risorsa 16
Menu:
link
Risorsa 16
Menu degustazione:
mail
prenotare:
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serv_aggiuntivi
aria climatizzata
wifi gratuito

giardino

banconota
pagamenti accettati:
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