Il legno e un'atmosfera iconica da baita di montagna, nell'ultimo dei quattro mulini di Cavalese, sono il teatro per una delle tavole più interessanti d'Italia. La cucina di Alessandro Gilmozzi affonda a piene mani negli ingredienti della sua Val di Fiemme, infatti i piatti proposti sono un viaggio tra profumi e sapori di questa Valle, in uno stile assolutamente personale e inconfondibile. Due le proposte di degustazione, una di sette, una di tredici portate.  Ospitalità calda, servizio molto giovane, ma professionale e soprattutto attento a tutte le esigenze degli ospiti. Di grande effetto il Pane del viaggio con il burro fatto al momento. Le “miniature wil” sono un caleidoscopio di sapori, dove la betulla diventa la protagonista indiscussa, accompagnata da caviale italiano. Il risotto alla cenere di pigne, è un piatto di una grande complessità e persistenza. Chiusura obbligatoria con “il bosco e la sua essenza”, un dolce che di dolce ha poco, ma che diventa il fine pasto perfetto, per chiudere questa esperienza. Un migliaio di etichette che ben rappresentano l'arco alpino, a prezzi più che corretti. Una tappa assolutamente indispensabile per capire dove va la cucina di territorio in Italia, una cucina personale, grande esperienza.

---

Wood everywhere and an iconic mountain cabin atmosphere, situated in the last of four Cavalese's old mills, it is the stage to one of the most interesting restaurants in Italy. Alessandro Gilmozzi's cuisine really commits to the Val di Fiemme, in fact, the ingredients used and the dishes proposed are a journey through the scents and flavors of this Valley, he does so in an absolutely personal and distinct style. There are two tasting itineraries, one consisting of seven courses and the other consisting of thirteen. The hospitality is warm, the waiters although being very young are professional, and above all they are attentive to all the guests' needs. The “Pane del viaggio” bread is very impressive: prepared with freshly made butter. The “wil miniatures” are a kaleidoscope of flavors, where birch becomes the undisputed protagonist, accompanied by Italian caviar. Risotto with pine cones is a dish of great complexity and determination. You must end the meal with “il bosco e la sua essenza” (the forest and its essence): a dessert that is not very sweet, but becomes the perfect finale to this meal. You will find about a thousand different wine labels, all well representing the Alps, at very fair prices. This is an absolutely essential place to try to understand where local cuisines are heading in Italy. A “personal” cuisine, a great experience.