Questa guida online, curata da Chiara Giorleo e Adele Elisabetta Granieri, nasce sull’onda dello straordinario successo ottenuto da 50 Top Pizza e 50 Top Italy che hanno ribadito due verità elementari: la valutazione realizzata in anonimato e senza condizionamenti è l’unico strumento che soddisfa appieno i lettori-clienti, così come gli sponsor che credono nel progetto, rispettando l’assoluta autonomia della redazione.
La considerazione di partenza è che in Italia e nel Mondo ci sono ottime guide che fanno un grande lavoro, ma poche sono dedicate esclusivamente ai vini rosati che, anzi, proprio nelle guide tradizionali appaiono decisamente in secondo piano rispetto ai vini rossi, ai bianchi e perfino alle bollicine.
I dati di mercato, però, ci dicono esattamente l’opposto: la crescita del mercato dei rosati è in continua ascesa, un fenomeno che non riguarda solo le bollicine, ma anche i vini fermi. Non solo, è proprio intorno a questa tipologia di vini, forse perché libera da condizionamenti tradizionali, che si sta sviluppando un vero e proprio movimento creativo legato al packaging e al design di settore.
Come è accaduto di recente per le bollicine, l’anarchia creativa e culturale dei produttori italiani spinge alla produzione di rosati anche al di fuori delle zone più conosciute e consolidate (Puglia, Garda e Abruzzo su tutte): praticamente si lavora ovunque sfruttando l’immenso patrimonio ampelografico italiano e la diversità delle condizioni pedoclimatiche lungo tutto lo Stivale.
Ma con quale criterio procedere per la selezione? La guida si articola in due fasi distinte e separate.
La prima si basa sulle preziose segnalazioni espresse in forma di sondaggio da oltre quaranta esperti sparsi su tutto il territorio nazionale: professionisti impegnati come sommelier in alcuni dei migliori e più importanti ristoranti e locali italiani e giornalisti specializzati la cui competenza è universalmente riconosciuta.
Si forma così un elenco di vini rosati divisi in due categorie, fermi e bollicine, che saranno valutati attraverso una degustazione alla cieca (quindi senza conoscere in alcun modo l’etichetta) coordinata dalle due curatrici. In tal modo si crea una classifica vera e propria dei primi cinquanta vini secondo il punteggio in centesimi.
Ma c’è anche un’altra novità rispetto alle guide tradizionali: al punteggio finale sarà aggiunto anche un bonus, pari a un sesto del totale, determinato dalla qualità estetica della bottiglia e del packaging.
Un punteggio assegnato da esperti in design, che andrà ad aggiungersi a quello della degustazione. La classifica dunque risulterà essere una combinata proporzione tra la degustazione tecnica alla cieca e una valutazione estetica.
Questo perché 50 Top Italy Rosé vuole rimarcare un dato che condiziona il mercato in maniera decisiva, infatti più della metà degli acquisti dei rosati è determinata da come si presenta la bottiglia al primo colpo d’occhio del cliente. Dunque la guida 50 Top Italy Rosé ha l’ambizione di portare alla luce le tendenze di settore, pur lasciando sempre in primo piano la qualità intrinseca del prodotto, che resta la componente principale e determinante della valutazione.
La serata finale e i premi speciali saranno annunciati quest’anno in remoto dall’isola di Procida, capitale italiana della Cultura 2022, con una presentazione in riva al mare, su una delle spiagge più famose e amate del Mediterraneo.