Questo piccolo paesino dell’area vesuviana, Brusciano, è diventato in pochi anni una meta gourmet internazionale, grazie alla caparbietà ed al talento dei fratelli Sposito: Mario in sala e Francesco in cucina. In questa che un tempo era una casa di campagna, i fratelli di Brusciano hanno costruito il loro regno gastronomico. Già dal benvenuto si capisce che la cucina di Francesco è pimpante e ricca di spunti, rimanendo comunque legato alla tradizione ed ai suoi prodotti, ma con un chiaro sguardo rivolto al futuro. Un mantecato di olive, pane burro e laici, elegante e saporoso, un temaky di tonno in chiave partenopea. Gelato e gazpacho di pomodoro, lumache, mandorle, finocchietto e la zuppa estiva di ostrica renderanno il vostro inizio scintillante. Centrati nel gusto e molto divertenti. Il tonno in carrozza, che è una fusion tra la cultura partenopea e quella nipponica, è destinato a diventare uno dei piatti firma di questa cucina. Elegante, intenso, goloso. Gli spaghetti all’acqua di pomodoro, Anguilla laccata alla fragola, sono un’altra contaminazione tra queste due culture, perfettamente riuscita. Francesco sfata anche il mito che i buoni risotti si debbano mangiare solo sopra il Po. Con il risotto alla pizza, perfettamente eseguito, riesce a cogliere nel segno, con quel pizzico di ironia che è il sale di questo tipo di cucine di ricerca. La proposta legata ai dolci è mutevole, ma sempre con un grande classico in carta il millefoglie al burro di Normandia con crema chiboust e caramello al latte, non fatevelo scappare, perché probabilmente in Italia non né troverete uno migliore. Il servizio è molto gentile, sempre concentrato. Per la scelta affidatevi senza timore a Mario, sia per la proposta gastronomica, sia per la scelta di cosa bere. Sempre attento alle vostre esigenze. La cantina ha dei ricarichi abbastanza corretti. Uno tra i migliori ristoranti italiani
giorno di chiusura: