Siamo a Quarto, nella periferia della provincia napoletana. Qui, fra incroci stradali e anonimi condomini in sequenza lavora la chef Marianna Vitale. Il locale, che conta una quarantina di coperti, è accogliente e funzionale, arredato con gusto e con toni e materiali naturali. Nella cucina a vista sulla sala si compongono i piatti in menu seguendo le stagioni e interpretando gli ingredienti secondo una filosofia che unisce territorio e tradizione campana con tecniche e abbinamenti moderni.
Divertente e molto gustoso il gioco di benvenuto, che propone l’assaggio di pomodoro in 4 varianti partendo dalla salsa cruda e arrivando al ragù tradizionale a lunghissima cottura di 12 ore.
Piacevoli i 3 antipasti che armonizzano orto e mare nel cocktail di scampi e crema di zucchine; nella cheese-cake di baccalà profumata al finocchietto, con ceci, pomodori confit e buccia di limone; nelle alici in Purgatorio: alici marinate, pomodoro, peperone arrostito, salsa olandese.
Molto buoni i primi a base di pasta secca artigianale; e assolutamente perfetta per cottura ed equilibrio di sapori la triglia scottata su foglia di limone, servita al cartoccio e da rifinire al tavolo con salsa di colatura di alici e crumble di pangrattato.
Presentazione elegante la cialda di zucchero caramellato dal raffinato effetto glacé per un dessert agli agrumi e cioccolato bianco; al gusto, però, meno esaltante.
La carta dei vini offre un’ampia scelta di etichette campane e una bella selezione di liquori e di superalcolici.
Ambienti e servizi curati e puliti. Orientano con chiarezza i diversi tipi di menu degustazione, che variano per costo e composizione delle portate. Corretto il rapporto qualità prezzo.