Solo un piccolo ingresso da varcare e qualche gradino da scendere separano l’avventore da un luogo dove una approfondita conoscenza e l’eccellente qualità della materia prima si accompagnano ad un’atmosfera rilassata e piacevolmente informale. Il ristorante è composto da più sale di diversa capienza, dai toni caldi e molto accoglienti, dove il personale sorridente e preparato si muove con disinvoltura e discrezione. Con la bella stagione si può anche scegliere di ritrovarsi all’esterno per un aperitivo o per una sosta gourmet nel grazioso dehors. Il benvenuto dello Chef Giovanni Milana non tarda ad arrivare, preludio sfizioso di quanto può offrire una cucina strettamente legata alle stagioni del suo territorio, con le certezze delle proprie tradizioni gastronomiche locali e il coraggio di reinterpretare e innovare costantemente consistenze e sapori. La presentazione particolarmente attenta e curata nei dettagli contribuisce ad esaltare l’armonia complessiva del piatto. Evidente la predilezione per il quinto quarto, che trova ampio spazio in tutto il menu, decisamente invitanti le paste tirate a mano arricchite da ingredienti ghiotti e di dichiarata provenienza in carta. Molto interessante l’utilizzo delle spezie e delle erbe aromatiche, complemento profumato che valorizza delicatamente anche i sapori più semplici, dessert compresi. Meritano una menzione speciale la cottura magistrale del coniglio, così come la frittura perfetta della cotoletta d’abbacchio panata. Anche nei dolci, ovviamente fatti in casa, ritroviamo molti prodotti di pregio tipici della pasticceria italiana, che vengono valorizzati anche insieme a prelibate specialità fuori confine. Decisamente ottimo il rapporto tra la qualità delle pietanze e il conto finale, sia per la scelta alla carta, che per il menu degustazione. Altrettanto ottima la carta dei vini, con l’opportuna attenzione riservata a quelli laziali.
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