Siamo in realtà in un bistrot più che in un ristorante, cucina a vista appena si entra, due salette con hotellerie essenziali. Poi iniziano i fuochi di artificio di una cucina di carattere, scoppiettante, in cui la tecnica, tanta e ben padroneggiata, è al servizio del sapore intenso, cercato in tutta la sua potenza senza esitazione e senza mediazioni piacione. Giulio Terrinoni è sicuramente oggi uno dei cuochi di mare più estrosi e bravi in Italia e il paradosso è che viene da una cultura terragna, di carne. Ma proprio partendo da qui ha solo cambiato materia, non disdegnando l’uso delle interiora dei pesci, la parte sicuramente più saporita ma anche più difficile da gestire di questi tempi in cui si è persa memoria di gusti antichi che hanno sfamato per secoli e secoli il nostro paese. Da buon Ciociaro punta ad arricchire il pesce nel piatto, la buona materia prima non è la scusa per non fare niente. Anzi, è uno stimolo a fare di più, a misurarsi alzando l’asticella. Poi però quando torna alla carne, dobbiamo dire che non ce n’è per nessuno, a cominciare da uno straordinario piccione comprato direttamente e non spedito in busta come purtroppo spesso accade. Ma non finisce qui: bisogna infatti sottolineare non solo l’attenzione al recupero (le parti dei pesci che si buttano di solito), ma anche un uso deciso e interessante del vegetale, sempre valorizzato al massimo anche se non al punto di essere protagonista solitario nelle proposte. E non dimentichiamo infine il gusto della pasta secca, tipico della fascia tirrenica, con un punto di cottura sempre perfetto. Finale di dolci che non appesantiscono, sala perfetta, attenta, entusiasta e carta dei vini e dei distillati sicuramente molto interessante e mai scontata nelle proposte. Il consiglio? Affidatevi all’estro e al pescato del momento, la costruzione della proposta degustazione è scoppiettante, impossibile annoiarsi.
In reality this is more of a bistro than a restaurant. The kitchen is visible as soon as you walk inside, and there are two dining areas with the essentials. Then the fireworks begin with a cooking that is bursting with character, in which an expert technique is used to exalt intense flavors. Giulio Terrinoni is certainly one of today’s more whimsical seafood cooks and one of the best in Italy. The paradox is that he comes from a background in meats. But starting from there he merely changed material; he not afraid to use the interiors of the fish, the part that is certainly more flavorful but also more difficult to manage. Today we have forgotten how the ancients fed themselves for centuries using our fish. Like a good Ciociaro, he strives to enrich the fish on the plate with his presentation. Just because the raw materials are good, it is not an excuse for doing nothing. Actually, it seems to be his reason for doing more and to raise the bar of his standards. However, when he goes back to meat, we must say that there is something for everyone. We start with an extraordinary guineafowl bought directly from the source and not packaged and sent as unfortunately is usually the case. But that is not all; we must in fact highlight not only the attention he gives to recuperating (the parts of the fish that are usually thrown out), but also a decisive and interesting use of produce. It is always valorized as much as possible even if not the solitary protagonist of the dish. And finally let’s not forget the taste of the dried pastas, typical of the Tyrrhenian Sea, which are always cooked perfectly. Finally, the desserts are not heavy, the dining area is perfect, the service is enthusiastic and attentive and the lists for the wines and the distilled spirits are very interesting. Our advice? Trust the talent and the fish of the day. The tasting menu is well-designed, it is explosive and it is impossible to be bored.