Il lampredotto a Firenze è diventato quasi una moda. Questo piatto (a base dell’abomaso, uno dei quattro stomaci bovini) viene ormai declinato in mille versioni: nei locali gourmet, nelle polpettine, come condimento ai primi di pasta, ecc.. ma la sua vera identità è bollito e inserito nel panino inzuppato nel suo brodo, condito con salsa verde, pepe e sale. Tutto qui. Lorenzo Nigro, figlio e nipote di veri lampredottari, quelli che giravano casa per casa nella metà del secolo scorso con un carretto a vendere il loro prodotto, continua la tradizione di famiglia in un piccolo spazio all’interno del Mercato Centrale con il classico panino al lampredotto guarnito di salsa verde o, se proprio volete, arricchito di carciofi o tartufo. Si apprezza, oltre alla bontà della rosetta e del condimento, la comodità di potersi sedere ovunque per poter mangiare e bere senza sporcare i vestiti (rischio comune nello street-food). Quattro euro spesi bene.