Nel cuore della Verona più antica, a piazza San Zeno, Giancarlo Perbellini, è l’artefice di questo ristorante. Entranti, vi troverete con la cucina praticamente in mezzo alla sala, ma stupore assoluto, non sentirete rumori oppure odori. La proposta è ampia, troverete “il chi sceglie prova” scegliendo l’ingrediente, proposto a 132 euro. Il “verdurando” a 124 euro, “assaggi” a 156 euro. Il Wafer al sesamo, tartare di branzino, caprino all’erba cipollina e sensazione di liquirizia è l’immancabile inizio, dopo il benvenuto di Casa Perbellini, uno di quei piatti divenuti la firma dello chef. Lo scampo alla plancia, scapece di zucchine, maionese al lime, acqua di pomodoro al finocchietto e il risotto all’acqua di funghi, caramello di anice e fumetto di pesce, polvere di capperi, ci raccontano di una cucina neoclassica, golosa, che ama le cotture espresse ed il contatto con il fuoco, così come dovrebbe essere. Il petto d’anatra laccato con il mosto cotto, lenticchie fritte, cavolfiore al tartufo nero, perfetto nelle cotture, è veramente delizioso. Il millefoglie, tra i più buoni d’Italia, vale l’assaggio, così come le coccole finali. Il servizio non è mai invasivo, cordiale, molto professionale. La carta del vino ha ricarichi impegnativi. Classicità aggiornata, materie prime al top, professionalità, in cucina e nel servizio.
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