Sala minimale, personale molto giovane e motivato, un cuoco con tanta esperienza e pochi grilli per la testa. Potrebbe essere un manifesto della nuova cucina d’autore che vuole trovare la strada per affermarsi. Il ristorante trasteverino riesce a coniugare come pochi in Italia, creatività e sostanza, trovando un equilibrio notevole in tutte le soluzioni, che si parli di carne, di pesce o di verdure. Un menu a la carte con 5 proposte di antipasti, 4 primi e 4 secondi, si devono ordinare minimo tre piatti, scegliendo questa soluzione. Poi ci sono i due menu degustazione uno da 5 e uno da 7 portate, dai 110 ai 130 euro. Fresca e conturbante ostrica, lattuga, cetriolo e gin. Audaci, ma allo stesso tempo equilibrate ed interessanti le linguine fredde con cozze e prezzemolo. Unione felice e forse il piatto del viaggio l’astice con mandorla e carota. Come detto personale molto giovane, motivato ed estremamente gentile. Carta dei vini colta con dei ricarichi che vanno crescendo nel tempo.