Il senso di ospitalità va al di là della forma. Coltiva quanto abbiamo di più intimo, stuzzica le passioni, esaudisce i desideri. Cinzia Primatesta e Antonino Cannavacciuolo aprono le porte della loro casa, regalando agli ospiti tutti gli elementi per un soggiorno ricco di emozioni e suggestioni. Villa Crespi, magicamente, li asseconda, complici lo stile moresco, il parco e il lago d’Orta. E naturalmente anche la cucina, pur nella sua complessità, diviene elegantemente festosa e conviviale, suscitando ora stupore con gli Scampi crudi alla pizzaiola, ora curiosità con i sapori inediti della Linguina di Gragnano, calamaretti e pane di segale, persino divertimento con le Rane al burro e chantilly all’aglio. La sala si muove silenziosa con sincronismi perfetti, senza ostentazione, creando anzi empatia con gli ospiti. Un diffuso senso di confortevolezza, creato dalla Restaurant Manager Stefania Siani: puntualità della prenotazione, accoglienza, sistemazione, accesso alla romantica veranda, testimoniano attenzione per i dettagli, con un occhio ai sentimenti. Un viaggio gioioso, che fa bene al cuore. E alla fine basta quella sfogliatella riccia col caffè per avvertire sobbalzi di felicità.