Salvatore Tassa, uno e bino. Funambolo e giocoliere nelle cucine delle Colline Ciociare, la sua costola sperimentale e creativa, quindi uguale e contrario al piano inferiore della stessa struttura, dove fra le mura della sua trattoria svela la sua anima più radicata: visceralmente attaccata a quel territorio che l’ha tradizionalmente forgiato, permettendogli le arditezze che conosciamo, e che qui il Nostro restituisce tramite cotture, sapori e consistenze d’un tempo. Paste tipiche, carni cotte a legna, verdure dai colori e dagli aromi ormai introvabili: l’altra faccia di Salvatore, quella dell’oste terragno, senza la quale non esisterebbe il folle cuciniere che conosciamo.