Terra di confine tra Veneto e Friuli, Cadore e Carnia, a pochi passi da Austria e Slovenia, per questa baita di montagna che negli anni è diventata uno dei posti migliori dove consumare un pasto in Italia. L’intuizione è stata quella di Roberta Meroi in cucina e di Roberto, prematuramente scomparso, in sala con il suo savoir fair discreto. La nuova generazione con Elena Brovedani in sala, è pronta per prendere le redini del ristorante, con grazia ed eleganza. Si può ordinare à la carte (Verpai) oppure scegliere uno dei menù degustazione – che consigliamo – fra il Plissn (aghi di pino, in sappadino) o il meno ricco Asou (così). Una cucina legata indissolubilmente a questi luoghi ed al lento scorrere delle stagioni. Nel menù Plissn il salmerino, zucca, zenzero e miso di semi di zucca, radicchio tardivo, negroni, fiori d’arancio, saurnschotte e foie gras d’anatra, pancia di maiale, uva fragola, cipolla bianca e catalogna, danno la cifra del lavoro incredibile di Roberta nel trovare sempre l’equilibrio. La cantina è un piccolo gioiello, con proposte non banali che permettono di bere bene con una cifra più che accettabile. L’accoglienza tutta particolare di questi luoghi, farà il resto, rendendo la vostra esperienza unica.