Alessandra Del Favero e Oliver Piras hanno raccolto con grinta e intelligenza il testimone di quello che è stato da sempre il punto di riferimento dell’alta cucina italiana a Parigi: con talento e continua capacità di aggiornarsi esprimono benissimo la contemporaneità nel mitico Le Royal Monceau, luogo di accoglienza parigina che guarda al futuro senza rinunciare alle radici. D’accordo, la consulenza dei Cerea impone alcuni piatti iconici a cui neanche la casa madre ha potuto rinunciare, dal pacchero di Vittorio al carpaccio con il tartufo bianco alla cotoletta gigante; ma la cucina della giovane coppia è ben altro, capace di adattare anche prodotti italiani nello stile italiano che punta sempre alla freschezza oppure, come spiegano, nella capacità di tradurre la complessità in semplicità. Il tutto è chiaro sin dall’antipasto con le cime di rape alla griglia e la bernese di pistacchio (la Puglia che parla in francese restando Puglia). Anche i primi, nelle loro diverse declinazioni (pasta secca, pasta fresca e risotto), lasciano il segno inequivocabilmente. Qualche segno giapponese nei secondi sia di mare che di carne (la sella d’agnello è un grande classico) completano una offerta compiuta, classica, appagante e al tempo stesso contemporanea per l’attenzione costante alla freschezza. Servizio perfetto e carta dei vini adeguata alla cucina con tanta Italia, ovviamente.
Credits Photo: @Tuki Muri LR
Alessandra Del Favero and Oliver Piras have boldly and intelligently taken up the torch of what has always been the reference point for high Italian cuisine in Paris: with talent and a continuous ability to update themselves, they express the contemporaneity very well at the legendary Le Royal Monceau, a Parisian hospitality venue that looks to the future without giving up its roots. Admittedly, the consultancy of the Cerea family imposes some iconic dishes that even the parent company could not do without, from Vittorio's paccheri to the carpaccio with white truffle to the giant cutlet; but the cuisine of the young couple is something else, capable of adapting even Italian products in the Italian style that always aims for freshness or, as they explain, in the ability to translate complexity into simplicity. This is clear from the appetizer with grilled turnip tops and pistachio bernese sauce (Puglia speaking French while remaining Puglia). Even the first courses, in their various variations (dry pasta, fresh pasta, and risotto), leave an unmistakable mark. Some Japanese influences in the second courses, both seafood and meat (the lamb saddle is a great classic), complete a complete, classic, satisfying, and at the same time contemporary offer thanks to the constant attention to freshness. Perfect service and a wine list suitable for the cuisine with a lot of Italy, of course.
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