Almeno una volta nella vita bisogna entrare in questo tempio della moderna cucina italiana segnato dalla lungimiranza di Alfonso Iaccarino che ha messo nel piatto le icone della Dieta Mediterranea (pasta, pomodoro e olio) quando ancora molti critici facevano storie sulla presenza di questi tre elementi esaltando fondi bruni a base di grassi animali. Una lungimiranza confermata con l’acquisto del grande orto di Punta Campanella da dove provengono limoni e verdure che finiscono nella tavola. In sala Livia e il figlio Mario sono maestri di cerimonia impeccabili, capaci sempre di creare un feeling diretto con i clienti, assistiti dal bravissimo sommelier Maurizio Cerio. In cucina adesso c’è Ernesto, impegnato ogni anno con nuovi piatti cercando di fondere le suggestioni della tradizione napoletana e campana (ben presente in uno dei menu degustazione) con le suggestioni dei paesi in cui Don Alfonso è impegnato, dall’Asia al Marocco, dal Canada agli Usa. Una esperienza completa che inizia nel giardino, prosegue con la visita alla cantina di origini medioevali e termina nella sala con vista sulla cucina. Ripetiamo, almeno una volta nella vita.